Audemars Piguet Code 11.59, la sfida oltre la sfida
La nuova collezione presentata al SIHH di Ginevra.
A fare grande Audemars Piguet è stata la sua stessa storia, nata nel 1875. Ma a contribuire a rinverdire il mito ci pensano le sue creazioni geniali.
A gennaio, al Salone Internazionale di Ginevra, la prestigiosa maison elvetica ha presentato una nuova collezione che ha come DNA la sfida ai limiti della tecnologia.
Si tratta di Code 11.59, che già dal nome dichiara la propria propensione futuristica. E se a dimostrarlo non è l’aspetto, sobriamente classico ed elegante, a farloi ci pensano le innumerevoli soluzioni tecniche adottate. Le quali dimostrano indubbiamente il savoir-faire altamente qualitativo della casa.
La forma stessa, che ad uno sguardo superficiale appare tonda, nasconde in realtà un’anima esagonale sapientemente realizzata attraverso procedimenti costruttivi di livello eccelso.
La linea comprende sei categorie di segnatempo che spaziano in un numero considerevole di complications. Dal “semplice” automatico, passando per il crono automatico e proseguire con calendario perpetuo, flying tourbillon automatico, tourbillon scheletrato, per poi arrivare alla repetition minuti supersonnerie. Una gamma di orologi che soddisfano i palati più esigenti di ogni appassionato.
Il savoir-faire
La prima sfida costruttiva è stata superata in modo mirabile già dalla fase della creazione della cassa. La parte superiore delle anse scavate è stata saldata elegantemente alla lunetta ultra-sottile. Quella inferiore si appoggia delicatamente al fondello. Ne deriva un risultato esteticamente perfetto, equilibrato e sobrio, che denuncia una solidità rassicurante.
Dal punto di vista ergonomico ogni Audemers Piguet Code 11.59 è perfetto. E riesce mirabilmente a conciliare le generose e maschie dimensioni di 41 mmm. con un adattamento ottimale ad ogni polso.
Ogni dettaglio è stato oggetto di studi e cure. A iniziare dal logo che appare su ogni quadrante. Per realizzarlo nella sua lunghezza standard di mm. 12,5 si è ricorsi alla tecnica dell’accrescimento galvanico. È un procedimento che può essere paragonato a quello della stampa 3D ma che avviene attraverso un processo chimico utilizzante l’oro a 24 karati.
Ogni lettera è legata all’altra da un “ponte” delle dimensioni di un capello. Il logo così realizzato viene poi sistemato sul quadrante a mano dal mastro orologiaio e fissato attraverso grazie quasi invisibili.
Oltre a queste ed altre caratteristiche comuni, ogni Audemars Piguet Code 11.59 beneficia di soluzioni tecniche e tecnologiche di altissimo rango, in virtù delle funzioni.
I calibri utilizzati partono dal prestigioso 4302 con massa oscillante in oro 22 karati. Possiamo poi citare il 5134 per il calendario perpetuo, il 2950 del Flying Tourbillon e il 2948 del Tourbillon Scheletrato.
I prezzi non sono esattamente popolari. E non poteva essere diverso vista l’alto livello della collezione:
Automatico Fr.Sv. 25.000; Crono-automatico Fr.Sv. 39.500; Calendario perpetuo Fr.Sv. 69.500; Flying Tourbillon Automatico Fr.Sv. 129.000; Tourbillon Scheletrato Fr.Sv. 175.000; Ripetizione Minuti Supersonnerie Fr.Sv. 295.000.
Per avere ulteriori informazioni su questi orologi si può contattare l’autore dell’articolo alla casella enrico@cannoletta.it.