De Witt giovane marca
Nata dalla passione di Jerome de Witt, discendente regale della famiglia di Napoleone, famiglia che ha saputo imporsi per la meccanica dei suoi orologi con scappamento a tourbillon. Nella strada intrapresa non si è dimenticata del pubblico femminile, per il quale ha proposto orologi più semplici, ma sempre con le caratteristiche estetiche che avevano distinto i primi modelli maschili.
Adesso per le occasioni più importanti, quelle che consentono di sfoggiare i più lussuosi gioielli e, ovviamente, segnatempo altrettanto fastosi, nella collezione Academia ha inserito due modelli da uomo e nella linea Alma un orologio d’alta gioielleria per il lussuoso bracciale dalle maglie esclusive. Infatti, per realizzare questo disegno inedito i maestri gioiellieri hanno impiegato diamanti taglio baguette per oltre dodici carati e per la chiusura hanno scelto oro bianco e madreperla nera De Witt a cabochon. Altrettanto complesso il quadrante decorato con un motivo Art Décò e diamanti a baguette che sono stati incastonati anche sulla cassa, sulla lunetta e sulla corona.
In totale 362 diamanti per quasi diciassette carati. E per completarne le caratteristiche ricordiamo anche che il movimento è un Autoquartz.
Per i polsi maschili, sicuramente di facoltosi collezionisti, complicazioni meccaniche nel movimento automatico con secondi a retrograde e nel Tourbillon misterioso a carica manuale e 110 ore di autonomia. Entrambi i movimenti sono stati realizzati nella sede di Vandoeuvres da quella che molti definiscono una Manifattura del terzo millennio. Il Tourbillon misterioso squelette, racchiuso fra due vetri zaffiro e con le ore indicate sul réhaut per lasciar ammirare il raffinato lavoro dei componenti, incastona 127 diamanti per oltre sedici carati.
L’automatico invece ne ha 261 per un totale di 6,40 carati.
Technorati Tag: Orologi
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